Il calcio è passione, ma tu che tifoso sei?

L’Italia è da sempre conosciuta in tutto il mondo come la patria della cultura, del buon cibo e del calcio. Non a caso Winston Churcill, durante il suo mandato da Primo Ministro britannico, pronunciò una delle sue più celebri frasi, rimaste ormai nella storia: “gli Italiani perdono le guerre come se fossero partite di calcio e le partite di calcio come se fossero guerre”.
Eh sì, Churchill aveva ragione: l’interesse verso questo sport, infatti, è massimo e pervade davvero tutto lo stivale alimentandosi, giornata dopo giornata, tra le partite domenicali ed i tradizionali sfottò campanilistici che riempiono la settimana, a scuola, in ufficio e al bar. Il calcio, poi, è probabilmente l’unica cosa che unisce davvero tutta l’Italia: in occasione di Mondiali ed Europei, infatti, le strade del Bel Paese diventano lande desolate dove riecheggiano le telecronache degli azzurri e i boati di chi è incollato davanti al televisore. I ricordi del 2006, dell’impresa di Berlino compiuta dai ragazzi di Lippi, subito dopo lo scandalo di Calciopoli, è ancora fonte di emozioni intense e genuine.
Spente le luci sulla Nazionale, il calcio diventa una questione di club: la Serie A e le coppe europee scandiscono i tempi della settimana tipo degli appassionati di pallone. E poi i campionati esteri, e le amichevoli di lusso: il calcio, per chi lo ama, dura 365 giorni all’anno. Ma come nelle migliori storie di passione, l’espressione dell’amore è personale, soggettiva, intima.
E questo vale anche per il calcio: in collaborazione con Tuttomercatoweb è partita l’iniziativa “Che tipo di tifoso sei?”
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Attraverso una serie di simpatiche domande sul mondo del pallone ci si potrà scoprire Pragmatici, con il calcio nelle vene, Altruisti, per un football con le giuste proporzioni, Sportologi, i tipi da non solo calcio, o Allenatori, i futuri Trapattoni. Allora, che aspetti a scoprire che tifoso sei?
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